Mappa stellare Jazzi

25 ottobre 2016 7:36 di Jazzi Shortlist

Di Alfonso D’Ambrosio

Come la geografia dei tempi greci disegnava una costellazione terrestre allineata a quella del cielo [vedi gli studi svolti da Jean Richer sulla geografia sacra del mondo antico], così gli Jazzi sono presentati quali fulcri di un’analoga suggestione. Quattro di essi – reperti ritornati in vita e ri-funzionalizzati – sono messi in correlazione tra loro e il cielo: gli jazzi Murici, Della Cropana, Valli Cupi, Pastore a Chiano sono i punti cardinali di una mappa di relazioni notturne e diurne, materiali e immateriali. I segni della segreta liturgia esistente tra terra, macchia mediterranea, stelle sono visibili solo di notte, quando la vernice fotoluminescente [vernice ecocompatibile night-glow innestata nelle piante o su terreno , a polvere], passata sui tetti degli jazzi e sui sassi, restituisce al buio la luce assorbita di giorno e trasforma il suolo in uno specchio della volta celeste: gli jazzi e le pietre sono i punti di raccordo e di senso nel dialogo del paesaggio con la notte, trascrivono in terra la posizione degli astri prevista in data 11 ottobre 2016, data di scadenza del presente bando, che simbolicamente facciamo combaciare con la fondazione di una nuova civiltà di memorie passate e presenti. Il filo rosso che collega i quesiti posti dal bando è appunto quello di rendere visibile il transito di tali memorie. I percorsi lenti, pensati per i camminamenti diurni, si avvalgono dei sentieri esistenti. Nessun intervento strutturale e materico si aggiunge, tuttavia i luoghi sono arricchiti di storie e narrazioni grazie ad applicazioni scaricabili su smartphone che permettono di aumentare la realtà (Augmented Reality): pietre e jazzi sono contrassegnati da attivatori che nel caso specifico possono consistere nel logo dell’Associazione Jazzi, tanto più che suggerisce l’idea della costellazione. Puntando con il proprio telefono mobile sui marcatori, jazzi e pietre diventano icone in grado di attivare documenti multimediali: storie, testimonianze, sollecitazioni poetiche o musicali traggono dall’ombra voci e immagini perdute. I viaggiatori possono sovrascrivere a tale filigrana di memorie le proprie tracce, caricando a loro volta ricordi, informazioni, impressioni. I tag possono essere preimpostati, con simboli o immagini precaricati, oppure essere personalizzati dal visitatore che caricherà i propri contenuti multimediali. Segni di raccordo nelle costellazioni terra-cielo, icone di attivazione della realtà aumentata attraverso la memoria, gli jazzi sono anche luoghi che si offrono ad essere abitati temporaneamente, rifugi lasciati alla semplicità, ma capaci di dare il conforto possibile in una geografia destinata ad essere percorsa, attraversata, meditata. In osservanza dei vincoli che insistono a tutela dell’area, la struttura degli jazzi può essere rigenerata limitando gli interventi alla messa in sicurezza con opere di consolidamento di mura e tetti, nonché di rifacimento dei pavimenti, mediante rivestimenti in pietra. L’autosufficienza energetica è garantita da pannelli fotovoltaici a polimeri e non a silicio, in quanto privi di acidi acetici. Si tratta di pellicole completamente biodegradabili e riciclabili, a basso impatto ambientale e visivo. Producono 2 Kw per jazzo. Le acque piovane raccolte dalla cisterne di cui ogni jazzo è già dotato sono rese potabili da un sistema di bollitura e micro-filtraggio. Lo jazzo diventa pertanto un riparo per il viaggiatore che non interrompe il dialogo naturale con l’ambiente, ma in esso si incastona con equilibrio amorevole e semplice, permettendo la condivisione, la socialità, il riposo. L’esplorazione dei sentieri, il disegno stellato terra-cielo, i pernottamenti e le soste fanno del viaggio una dinamica integrata al paesaggio e non ad essa estranea.


CONCEPT
L’area di nostro interesse non è più occupata da “abitanti”, ma è soggetta a camminamenti, soste, esperienze del luogo connesse al paesaggio. L’idea progettuale tenta di innovare il patrimonio ereditato senza intervenire matericamente su di esso. Volendo attivare un turismo di “viandanti” che vivano il paesaggio intimamente, il progetto incoraggia un’economia che possa partire da risorse già disponibili senza doverle alterare. Grazie a una vernice che di giorno è trasparente, ma di notte si illumina i quattro Jazzi generano nel buio uno specchio della volta celeste, trascrivendo in terra la posizione degli astri prevista in data 11 ottobre 2016, data di scadenza del presente bando, che noi simbolicamente facciamo combaciare con la fondazione di una nuova civiltà di memorie passate e presenti, il cui transito è reso visibile. I percorsi diurni si avvalgono di sentieri esistenti. Pietre e jazzi, contrassegnati da marcatori naturali (tag o attivatori), grazie ad applicazioni scaricabili su smartphone, aumentano la realtà: puntando su di essi con il proprio telefono mobile, si attivano documenti multimediali. I viaggiatori possono sovrascrivere a tale filigrana le proprie tracce, caricando a loro volta ricordi, informazioni, impressioni. Gli jazzi sono luoghi di accoglienza temporanea e possono fornire riparo ai viaggiatori in sosta. In osservanza dei vincoli di tutela e in una logica economica che mette a frutto l’esistente con il minimo investimento possibile, la struttura degli jazzi può essere rigenerata limitando gli interventi al consolidamento murario e al rifacimento di pavimenti e tetti. L’autosufficienza è garantita da pannelli fotovoltaici biodegradabili e riciclabili e dalla potabilizzazione delle acque raccolte meteoriche. Gli jazzi Murici, Della Cropana, Valli Cupi, Pastore a Chiano sono i punti cardinali del nostra mappa di relazioni notturne e diurne, materiali e immateriali.


OBIETTIVI
– Innovare il patrimonio ereditato senza intervenire matericamente su di esso; – inaugurare un nuovo turismo del paesaggio, nobilitando il cammino e la poetica della sosta; – sviluppare l’economia locale senza intervenire matericamente sul patrimonio paesaggistico e naturale; – mettere a frutto risorse già disponibili con investimenti economici minimi; – utilizzo di materiali edilizi reperibili sul posto; – rivitalizzare il territorio non tramite “funzioni” o “servizi” bensì “economie di esperienze”. – rendere dinamico e narrativo il rapporto viaggiatore-luoghi; – avvicinare il passato alla contemporaneità; – conferire valore e fascino ai rifugi temporanei; – rendere partecipativa la costruzione identitaria del luogo; – incoraggiare lo sviluppo di un turismo esplorativo e sensibile; – impiego di manodopera locale, favorito dall’assenza di interventi per cui sono necessarie competenze specializzate.


FATTIBILITÀ TECNICA

La messa in opera degli interventi di ristrutturazione degli jazzi non richiede competenze specializzate né azioni edilizie complesse. I materiali sono reperibili in loco o già esistenti in commercio. La comunità locale e i viaggiatori-esploratori possono essere coinvolti nel processo di creazione della realtà aumentata o di applicazione della vernice luminescente, pertanto non è obbligatorio rivolgersi a figure professionali per la generazione dei contenuti o per la marcatura degli elementi del paesaggio da inserire nella mappa. I pannelli biodegradabili, oltre ad essere compatibili con il rispetto ambientale, assicurano autosufficienza energetica agli jazzi, senza rendere necessaria la costruzione di infrastrutture.


PIANO DEI COSTI DI REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE

Interventi 1 “abitare la notte”. Verniciatura di tegole Jazzi e pietre mediante vernice fotoluminescente a polvere naturale senza solventi: 10.000,00 euro. La manutenzione prevede la verniciatura una volta l’anno. Interventi 2 “ percorsi lenti”. Progetto e sviluppo di Realtà aumentata con impiego di marcatori naturali e utilizzo di app open source: 20.000,00 euro. La manutenzione è trasferibile progressivamente agli stessi utenti / viaggiatori che potranno implementare, modificare e aggiungere contenuti ed esperienze. Intervento 3 “recupero jazzi”. Lavori edili riguardanti la messa in sicurezza e il risanamento di murature in pietra e tetti, realizzazione di pavimentazione in pietra (locale), realizzazione di impianto fotovoltaico ai polimeri da 2Kw/jazzo, sistema di potabilizzazione delle acque, sistema di compostaggio dei liquami prodotti dai bagni: 400.000,00 euro Il sistema di potabilizzazione dell’acqua e di compostaggio dei liquami necessità di manutenzione periodica settimanale e/o mensile in relazione all’intensità di utilizzo.

 

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