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Il bando di concorso è chiuso

L’associazione Jazzi ha concluso il suo triennio di ricerca nel Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Ci eravamo posti come obbiettivo l’abitare la natura.
Il lavoro sul territorio si è sviluppato attraverso la  progettazione di un racconto differente degli spazi, dei boschi e dei dirupi attorno al Monte Bulgheria. Abbiamo scelto un dispositivo umano e in qualche modo parte integrante del paesaggio: la rete degli Jazzi.
Sono stati tre anni intensi, fatti di pietre spostate sui sentieri, canti al tramonto, dialoghi e confronti. Sono stati tre anni in cui abbiamo ascoltato i racconti, le storie e immaginato come abitare la notte, ma anche riempito le mattine e i pomeriggi di parole e passi.
Con la rubrica “Secondo Natura” abbiamo provato ad immaginare un nuovo sentiero di idee e di sguardi sugli elementi e sui paesaggi. Attraverso il concorso, abbiamo radunato idee e pensatori, e visto il paesaggio con i loro occhi e progetti. Con i cantieri Jazziquelle idee sono state sviluppate e messe alla prova del territorio, con trame d’attivazione come la pulizia dei sentieri, e riverberi più intensi, sfociati nel progetto artistico “Voci a Vento”. L’artistaClaudia Losici ha accompagnato assieme ad altri ospiti nei laboratori camminatiche hanno restituito parolapasso e poesia alla natura del Monte Bulgheria, tradotti  in forma di canto nel concerto al tramonto.
Il percorso di ricerca, come da programma si conclude qui, ma questo non significa il venire meno dell’interesse per un territorio così complesso e affascinante, per un Cilento delle aree interne, per una rete di relazioni tra le donne, gli uomini, e la natura.
Su queste pagine e sulla rubrica “Secondo Natura” di Doppiozero troverete i materiali raccolti, le esperienza narrate, i cantieri e la memoria di questo percorso, oltre ad alcune suggestioni poetiche e letterarie, che permettono di immaginare e di connettere le presenze con i possibili fili futuri da tracciare.
Non possiamo che dire grazie a tutte e tutti coloro che ci hanno accompagnato (letteralmente) in questi cammini; che ci hanno aiutato a comprendere, ad apprezzare e a raccontare Licusati, Camerota, i paesaggi del Monte Bulgheria, gli scorci di mare che si vedono solo in vetta.
Ce ne andiamo più ricchi, e convinti che quegli spazi, quei sentieri, quelle notti, possano ancora raccontare molto, ed essere attraversate con percorsi lenti. Quindi arrivederci, a presto, grazie e buoni cammini.
L’associazione Jazzi (Liviano Mariella, Katia Anguelova, Agostino Granato, Agostino Riitano, Valeria Verdolini)

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